Si chiama OpenCourseWare Consortium l’iniziativa che sta riscontrando uno straordinario successo promossa dal mitico Massachusetts Institute of Technology (MIT) e che può essere a giusta ragione considerata una evoluzione del progetto OCW promosso nel 1999 da MIT e Sloan School of Management e sostenuto finanziariamente da «William and Flora Hewlett Foundation», da «Andrew W. Mellon Foundation» e dallo stesso MIT.
Nel solco di una concezione che ritiene che il sapere sia di tutti e che tutti debbano potervi avere libero accesso, di una missione mirata a rafforzare le competenze professionali di chiunque nel mondo attraverso corsi di formazione avanzati a distanza e di un approccio metodologico condiviso, il progetto OpenCourseWare permette agli utenti di tutto il mondo, senza distinzione di accesso tra docenti e discenti, di accedere via Web a contenuti, materiali e percorsi didattici strutturati in corsi sia universitari che di formazione continua che, anche se non forniscono alcun tipo di certificazione, debbono essere, per far parte del progetto, disponibili gratuitamente, di comprovata qualità, utilizzabili, adattabili, scalabili secondo le logiche dell’open source e della normativa SCORM.
Content partner del progetto sono il Consorzio Universia, che raggruppa Università e colleges di America Latina, Spagna e Portogallo; le Università e gli Istituti di alta formazione aderenti al Consorzio China Open Resources for Education (CORE), il Center for Open and Sustainable Learning (COSL) dell’Instructional Technology Department dell’Università dello Utah State.
Ad oggi aderiscono al progetto Università di 16 Paesi (Arabia Saudita, Austria, Canada, Cina, Colombia, Francia, Gran Bretagna, Messico, Olanda, Portogallo, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Tailandia, Venezuela, Vietnam) , sono 14 le organizzazioni affiliate (African Virtual University, China Open Resources for Education (CORE), Chulalongkorn University, Creative Commons, Fahamu, Institute for Electronic Governance, Japan OCW Consortium, National Institute of Multimedia Education, National Programme on Technology Enhanced Learning, Opensource OpenCourseWare Prototype System, Thailand Cyber University, Universia, Vietnam OpenCourseWare, The WiderNet Project eGranary Digital Library) e 35 i dipartimenti già attivi.
Sulla stessa lunghezza d’onda si sviluppa il progetto OpenLearn promosso dalla Open University .
Strutturato su due livelli (attraverso il primo, LearningSpace, si accede ai corsi, ai materiali didattici, ai contenuti tutti liberamente utilizzabili; attraverso il secondo, LabSpace, si possono condividere e riutilizzare le diverse risorse educative disponibili), permette anche in questo caso di sviluppare il proprio sistema di relazioni e le proprie conoscenze senza vincoli spazio-temporali.
Nel solco di una concezione che ritiene che il sapere sia di tutti e che tutti debbano potervi avere libero accesso, di una missione mirata a rafforzare le competenze professionali di chiunque nel mondo attraverso corsi di formazione avanzati a distanza e di un approccio metodologico condiviso, il progetto OpenCourseWare permette agli utenti di tutto il mondo, senza distinzione di accesso tra docenti e discenti, di accedere via Web a contenuti, materiali e percorsi didattici strutturati in corsi sia universitari che di formazione continua che, anche se non forniscono alcun tipo di certificazione, debbono essere, per far parte del progetto, disponibili gratuitamente, di comprovata qualità, utilizzabili, adattabili, scalabili secondo le logiche dell’open source e della normativa SCORM.
Content partner del progetto sono il Consorzio Universia, che raggruppa Università e colleges di America Latina, Spagna e Portogallo; le Università e gli Istituti di alta formazione aderenti al Consorzio China Open Resources for Education (CORE), il Center for Open and Sustainable Learning (COSL) dell’Instructional Technology Department dell’Università dello Utah State.
Ad oggi aderiscono al progetto Università di 16 Paesi (Arabia Saudita, Austria, Canada, Cina, Colombia, Francia, Gran Bretagna, Messico, Olanda, Portogallo, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Tailandia, Venezuela, Vietnam) , sono 14 le organizzazioni affiliate (African Virtual University, China Open Resources for Education (CORE), Chulalongkorn University, Creative Commons, Fahamu, Institute for Electronic Governance, Japan OCW Consortium, National Institute of Multimedia Education, National Programme on Technology Enhanced Learning, Opensource OpenCourseWare Prototype System, Thailand Cyber University, Universia, Vietnam OpenCourseWare, The WiderNet Project eGranary Digital Library) e 35 i dipartimenti già attivi.
Sulla stessa lunghezza d’onda si sviluppa il progetto OpenLearn promosso dalla Open University .
Strutturato su due livelli (attraverso il primo, LearningSpace, si accede ai corsi, ai materiali didattici, ai contenuti tutti liberamente utilizzabili; attraverso il secondo, LabSpace, si possono condividere e riutilizzare le diverse risorse educative disponibili), permette anche in questo caso di sviluppare il proprio sistema di relazioni e le proprie conoscenze senza vincoli spazio-temporali.
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