domenica 15 luglio 2007

Frame 27. Definire un nuovo concetto di intelligenza

da Education News di Piergiovanni Mometto

Nel corso della relazione tenuta alla recente edizione della National Educational Computing Conference di Atlanta il futurologo Andrew Zolli ha sollecitato gli educatori ad incoraggiare prima di tutto la creatività dei loro studenti ed ha messo in evidenza le principali tendenze che stanno contrassegando il futuro del mondo dell'education e in particolare la necessità di ridefinire su basi diverse in concetto di intelligenza.

Nei prossimi, mesi, anni o decenni - dice Zolli - quello che è certo è il fatto che tutto ciò che virtualmente potrebbe essere fatto da un computer, sarà fatto da un computer. Questo significa che anche il tempo che oggi gli educatori dedicano alla soluzione di questi problemi verrà liberato ed è legittimo chiedersi allora quale sarà il lavoro dell'educatore di domani? Andrew Zolli risponde a questa domanda individuando una priorità assoluta: dare maggiore importanza alla creatività dei nostri studenti.

All'interno di questo processo individua poi quelli che sono a suo avviso i trend più significativi nell'ambito dell'education. Il primo è quello che egli chiama Trasformazione demografica e che si sostanzia con la presenza sempre più evidente di studenti che provengono da matrici culturali differenti. Ovviamente Zolli vede il problema dal punto di vista degli Stati Uniti ma si tratta di un fenomeno che in realtà è presente in tutto il mondo occidentale come risultato degli imponenti flussi migratori di questi ultimi decenni. Gli educatori devono quindi imparare da quello che stanno facendo i grandi media orientati al mondo giovanile (e porta l'esempio di MTV che sta lanciando sul mercato interno americano dei network televisivi specializzati in base alle diversità culturali del pubblico dei ragazzi statunitensi) per affrontare una realtà giovanile che sarà sempre più intergenerazionale, multietnica e attenta alla realtà femminile. Gli educatori devono preparare nuovi strumenti per dare una risposta a questo nuovo genere di domande.

La seconda tendenza sottolineata da Zolli è quella che egli chiama la Tirannia della scelta vale a dire una condizione psichica permanente di chi si trova costantemente bombardato da una sempre crescente mole di informazioni fra le quali è necessario operare delle scelte non sempre semplici. Dunque un secondo elemento centrale nel ruolo dell'educatore sarà quello di trasmettere le conoscenze e le abilità per utilizzare al meglio questi contenuti e le capacità e gli strumenti che consentano di compiere delle scelte coerenti e a ragion veduta.

La terza ed ultima tendenza di fondo delineata nella sua relazione da Zolli è la necessità di Ridefinire "l'intelligenza" . Oggi quando gli studenti conducono gli stessi test che venivano sottoposti loro anche nel passato possono portare con sé calcolatori programmabili che eseguono i calcoli matematici più complessi e oggi questi strumenti portatili contengono sempre di più anche la possibilità di accedere a tutto lo scibile della conoscenza mondiale attraverso internet, allora la domanda che ci dobbiamo porre è che cosa andiamo a testare quando gli studenti possono portarsi dietro oggetti di questo genere. La risposta di Zolli è che cambiare la natura stessa della nostra attenzione di educatori che si deve spostare dalla valutazione delle conoscenze specifiche verso la valutazione dell'abilità da parte dello studente di trovare, costruire e utilizzare questo complesso insieme di informazioni in tempo reale.

Nessun commento: